Un’imprenditrice di 50 anni, titolare di un’azienda di medie dimensioni, inizia un percorso per migliorare la propria qualità di vita. Ha tre figli, è separata, possiede un ottimo livello socioeconomico. Emerge velocemente quanto poco consideri importante il suo tempo, che è diviso tra lavoro e aiuto alle figlie. Per sondare gli scopi della sua vita e i suoi desideri, le lascio un compito: scrivere una lista di 30 desideri, dai più piccoli ai più grandi, che le piacerebbe realizzare. La volta dopo arriva con uno sguardo interrogativo e perplesso. Appoggia sulle gambe una pagina bianca ed esclama: “Mi ha dato proprio un bel compito: non ho desideri”. Ovviamente non ne era sprovvista; era semplicemente disabituata ad ascoltarli e ad usarli come guida.

Quanti di noi impostano la propria esistenza tenendo conto di desideri, sogni e passioni? Su cosa basiamo le nostre esistenze? Poche settimane dopo questo colloquio la signora ha preso coscienza della bellezza di se stessa, delle sue ambizioni personali e sta già meglio. Nella sua vita quotidiana compaiono diversi cambiamenti. Tutto a partire da un semplice stimolo che l’ha aiutata a prendere consapevolezza su un punto importante.


I grandi leader positivi, i più bravi coach o consulenti per la carriera, sanno che conoscere lo scopo e il senso della propria vita è un mattone fondamentale del benessere.

Possiamo immaginare la vita come una strada con infinite ramificazioni. Con la consapevolezza possiamo scegliere quelle che ci appassionano, che ci appaiono maggiormente utili e promettenti. Questa donna molti anni prima aveva preso alcune strade che la portavano lontana dai suoi desideri e non se n’era accorta.

Forse l’adolescenza è il momento più prezioso, quello in cui ci facciamo le domande più scottanti: “Chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo?” Mi sembra un vero peccato che velocemente la ricerca delle risposte sia lasciata da parte, come se non esistessero o fossero solo appannaggio di filosofi o religiosi. Purtroppo queste domande vengono liquidate con frasi tipo: “Smetti e pensa a studiare”, oppure “Pensa a lavorare”. Come facciamo a capire quale sarà la nostra strada senza queste domande guida?  

Che tu sia una persona alle prese con un’insoddisfazione o un obiettivo che non riesci a raggiungere, un gruppo di lavoro che si interroga sul da farsi, un manager che non è soddisfatto di vanno le cose,  ti servirà capire chi sei e quale scopo ha la tua vita. Dovrai guardarti dentro per cercare le risorse, anche quelle che non sappiamo di avere. Ti assicuro che ne esistono dove nessuno avrebbe scommesso di trovarne.