Dove e quando
Milano, 3 febbraio 2023
Liceo classico Manzoni.
Chi
Alberto Penna con un centinaio di studenti di varie classi.
Cosa e perché
Quanto pensiamo di avere una maturità emotiva? Quand’è che l’abbiamo realmente?
All’inizio i ragazzi facevano notare che le emozioni maschili sono un argomento utile per persone di una certa età, come per esempio i loro genitori o i loro nonni, mentre si ritenevano personalmente più aperti all’espressione emotiva.
Ho così deciso di sondare quanto fossero sensibili alla cura e alla protezione delle persone deboli, proiettando diapositive di bambini piccoli in evidente difficoltà e raccogliendo le loro reazioni emotive. Come previsto, alcuni dei ragazzi hanno sentito un movimento di empatia e di desiderio di aiuto mentre altri hanno invece manifestato irritazione, adducendo il fatto che i bambini piangono sempre per motivi anche futili, per cui quelle immagini non comunicavano nessun sentimento positivo.
Reazioni che probabilmente non sarebbero emerse da una domanda diretta.
Riflessione
Questa discrepanza tra il voler apparire aperti emotivamente e l’avere queste reazioni poco empatiche, più tipiche delle vecchie generazioni, rivela che il cammino da fare è ancora lungo.
La notizia meno buona
Finché i ragazzi penseranno di ”essere a posto” non si renderanno conto delle reali difficoltà.
La notizia buona
Sempre più ragazzi sono consapevoli che dotarsi di questa capacità empatia e di cura è una necessità, anche se ancora non è stata acquisita.