Il Palio di Siena e il feedback dal basso

Diario / 17.08.2016

Il feedback si sta diffondendo moltissimo, ma il feedback dal basso resta pressoché sconosciuto.

Nell’e-commerce si usa molto il primo tipo: eBay, Amazon e TripAdvisor ne fanno un meccanismo centrale per la validazione dei loro prodotti o servizi. In questo caso a giovarsi del feedback sono i clienti. La valutazione dal basso ha un potenziale molto più ampio: conoscere le conseguenze delle nostre scelte può aiutarci enormemente a sapere se vanno bene o se è opportuno fare delle modifiche.

Il palio di Siena e il feedback dal basso 1

Il piccolo aiuta il grande

 

Tornando all’e-commerce, se un produttore utilizza costruttivamente le osservazioni fatte su di lui, questo può aiutarlo a migliorarsi notevolmente. Esiste inoltre un tipo di feedback dal basso che merita attenzione per i suoi benefici effetti e che non è molto usato.

Nel coaching il feedback è uno dei processi fondamentali, perché aiuta i clienti a capire in che modo stanno perseguendo un obiettivo, per correggersi da soli. In tante aziende sono stati introdotti dei processi di valutazione, che però hanno poco a che fare con il feedback: quasi sempre riguardano la valutazione che i superiori fanno del lavoro dei dipendenti: dall’alto vero il basso. Un feedback che si rispetti deve fornire informazioni utili, chiare, costruttive e approfondite per chi lo riceve. Per intenderci, niente a che vedere con i giudizi di Master Chef tipo: “Questo piatto fa schifo”.

Una volta innescata la dinamica del feedback i suoi effetti positivi si moltiplicano, come rivela un interessante fenomeno che riguarda le contrade di Siena, tra i migliori debitori del Monte dei Paschi. Debitori da tripla A. Leggiamo insieme quanto apparso sul Corriere della Sera di pochi giorni fa. A pagina 15 si parlava della banca senese, in particolare di come, tra i tantissimi debitori insolventi, si distinguessero invece per affidabilità e fiducia le contrade del Palio, che hanno sempre restituito tutti i prestiti in modo virtuoso. Dietro a tanta affidabilità esiste proprio un utilizzo direi perfetto del feedback dal basso verso l’alto.

“Ogni contrada è regolata dalla legge elettorale forse più capace al mondo per vincolare nella trasparenza eletti ed elettori. L’assemblea dei ‘protettori’ di contrada elegge una commissione che redige una proposta di ‘seggio’ o governo e la sottopone di nuovo all’assemblea. Quest’ultima l’approva per ‘cancellature’ (gli elettori di base possono cancellare dalla lista i nomi sgraditi) e poi tutti i dirigenti sono sfiduciabili dalla base in ogni momento.”

Federico Fubini, Corriere della Sera di lunedì 8 agosto 2016, pag. 15

Cosa potrebbe guadagnarci una azienda nell’introdurlo? Il feedback dal basso fornisce informazioni per il clima aziendale, è diretto al benessere di chi lavora in azienda, nessuno escluso. E noi oggi sappiamo come le condizioni relazionali e umane interne all’azienda siano fondamentali per facilitare idee innovative, abbassare lo stress e rendere l’ambiente di lavoro stimolante e positivo.

Cosa ne direste di introdurre in azienda una valutazione dei quadri da parte degli operai, dei dirigenti da parte dei quadri e dell’amministratore delegato da parte dei dirigenti? In modo da invertire letteralmente la direzione dello sguardo nelle valutazioni: dal basso verso l’alto. Chi sta sotto nella gerarchia fornisce una valutazione costruttiva di chi sta sopra di lui.

Se pensate che questo attiverebbe dinamiche molto pericolose, regolamenti di conti, faide interne o giudizi negativi senza giustificazione, allora probabilmente ne avete più bisogno che mai, perché la vostra azienda ha un brutto clima!

Provate a fare un veloce test e chiedetevi quali problemi avreste a conoscere il feedback dal basso da chi vi circonda. Cosa temete? Cosa vi aspettate? Se avete abbastanza coraggio, provate a chiederlo a chi potrebbe essere sincero e costruttivo.

Buon ascolto!

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